martedì 23 febbraio 2010

Baciami Ancora


Dopo aver analizzato (bene) i trentenni italiani nell'Ultimo Bacio, Gabriele Muccino dopo i successi a stellestrisce, prova a servire, dieci anni dopo, la stessa ricetta cinematografica con i tormenti sentimentali dei quarantenni. Gli stessi protagonisti, tranne la Mezzoggiorno che ha gentilmente declinato, dieci anni dopo. Al centro della trama c'è sempre Carlo (Stefano Accorsi) invecchiato, vive la crisi della mezza età come tutti i suoi amici. Il problema è che i personaggi di Muccino soffrono di dubbi esistenziali ma non hanno esistenza, a differenza di quelli del primo capitolo decisamente più riuscito di questo. Nonostante i volti noti, le storie ed i caratteri già conosciuti e quindi familiari, questi nuovi protagonisti sembrano figure superficiali, senza storia, senza radicamento nella realtà, a volte risultano banali e insipidi. L'irresponsabilità e la spensieratezza rivendicata dai personaggi potevano funzionare quando si trattava di giovani adulti ancora immaturi come nell'Ultimo Bacio. Trasferite in personaggi di quarant'anni, mostrano tutta la vacuità del discorso di Muccino. "Questo paese è fermo", dice uno dei protagonisti, parlando dell'Italia. Questo film sembra darne conferma. Qualche spunto qua e là, qualche scena davvero divertente ma niente di più. Se esagerando, L'Ultimo Bacio si poteva comunque definire un film generazionale (mancava in quel film, per dirsi tale un punto di vista femminile), Baciami Ancora è solo una commedia caratterizzata da tanta buona superficialità. Bella la colonna sonora.