giovedì 8 aprile 2010

Di tanto in tanto leggo la vita del Che e mi mando a fanculo...


Riprendo per l'ennesima volta a scrivere su questo blog. Non è più come prima, e forse la magia si è persa per strada. E' un periodo questo che scrivo tanto, ma preferisco farlo sulla mia moleskine nera. Non sempre quello che scrivo è pubblicabile, anzi, mi capita ultimamente di avere idee che la maggioranza dei miei lettori non comprenderebbe. Idee forti, quasi mai politically correct. Vorrei comunque usare questo spazio per fare un sunto delle cose che faccio, ovvero, delle cose che leggo, vedo, ascolto... e parlo di libri, film, musica...
Ultimamente ho ripreso ad andare al cinema regolarmente. Ho visto Invictus, l'ennesimo gran bel film di Clint Eastwood, il più grande cineasta vivente, uno che ha regalato al cinema capolavori assoluti come Mystic River, Million Dollar Baby, Gran Torino. Ecco Invictus non è a quei livelli, ma è sempre un film di una spanna sopra la media e poi volete mettere che parla di Nelson Mandela, uno dei pochi miti viventi. Ho visto Shutter Island l'ultimo film di Martin Scorsese con Di Caprio come protagonista assoluto. Sarà perchè amo questo genere di autori, ma a me il film è piaciuto tantissimo. E consiglio di andarlo a vedere prima che ve lo perdiate. Ho visto Alice in The Wonderland che francamente mi è piaciuto poco, sono arrivato alla conclusione che i Film di Tim Burton sono tutti uguali e che il suo talento si sia perso per strada o che dovrebbe esplorare nuove strade. Per finire questa breve carrellata cinematografica voglio segnalarvi Mine Vaganti, il più bel film di Ferzan Ozpetec, non è poca cosa visto il livello medio dei suoi film. Ozpetec resta uno dei migliori registi italiani. Mi sono imbattuto in un libro che mi ha sconvolto, che ho letto e riletto, per un pò abbandonato e che poi ho portato a termine dolorosamente. Il libro in questione è Suttree del grande autore americano Cormac McCarthy, del quale credo di aver letto tutta la produzione. Questo libro mi ha lasciato senza parole, mi ha sconvolto, mi ha messo addosso una tristezza infinita, facendomi vedere con occhi diversi il degrado, la solitudine, la mortificazione dei meno ambienti, dei disperati, degli emarginati. A metà strada tra l'Odissea di Omero e Furore di John Steinbeck. Un capolavoro assoluto ma che ho letto davvero con grande fatica. Ho letto il nuovo romanzo di Philip Roth L'Umiliazione che ho trovato non all'altezza della fama del suo autore. Devo dire che non si possono sfornare libri al ritmo di tre o quattro all'anno senza risentirne. E il libro in questione risente di questa cosa e rimane in superficie, nei personaggi, nelle descrizioni, nelle trattazioni. Ho iniziato a leggere Il Sangue Randagio di James Ellroy, autore che un tempo ho amato. Ci ho provato ad andare avanti... Alla fine l'ho mollato... come era già successo con Sei Pezzi Da Mille e con American Tabloid... Ellroy ha dato il meglio di sè con libri come Dalia Nera, L.A. Confidential, White Jazz e Il Grande Nulla, quando era uno scrittore di noir venerato ed apprezzato anche dal sottoscritto. Quando ha voluto scrivere il grande romanzo americano si è perso. Questo libro come i due che l'hanno preceduto risente della lunghezza, di personaggi che non rimangono mai impressi, di una scrittura difficile da digerire e mai scorrevole... Infine Sto leggendo Eppoi Siamo Arrivati Alla Fine il romanzo d'esordio uscito nel 2006 di un giovane autore statunitense Johsua Ferris, sembra carino, ma aspetto di finirlo per dare un giudizio definitivo ed attendibile. Ultimamente poi, e qui passiamo al rock'n'roll, scarico tanta musica, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, e soprattuto di buono, ma la buona musica da un paio di anni a questa parte latita... nel frattempo io continuo ad ascoltare Eels, i suoi due ultimi lavori, End Times e Hombre Lobo e tanto mi basta.