martedì 6 dicembre 2011

Sopravvissuti & Sopravviventi - Ligabue

La prima volta che ascoltai il singolo di quest'album fantastico, ero a Roma in giro con un fuoristrada e con un amico che non c'e' piu' da troppo tanto tempo... Rimasi pietrificato dalla potenza e dalle chitarre di "Ancora in Piedi"...Appena uscito, naturalmente corsi a comprare il cd. Uscii dal negozio, orgoglioso col mio cd come non mai. Credo che Sopravvissuti & Sopravviventi fosse pienamente un album rock. Riascoltandolo un migliaio di volte dopo, anni dopo, beh! Credo che siano poche le cose che esistono, che vivono per davvero. Mi riferisco a quelle che stanno dentro di noi. Che ci permettono di stare in piedi anche quando tutto intorno sembra ci stia crollando addosso. Non sarà sicuramente il suo miglior disco, di quelli che ti spaccano lo stomaco, che impari a memoria dopo due giorni, di quelli che ti perdi ascoltando le ballate o che ti imbottiscono di adrenalina fino a farti esplodere. “Sopravvissuti" ti fa semplicemente stare in piedi. Il che non è poco. Certo, non c’è una "Certe Notti" una "Il Giorno di Dolore che uno ha" o una "Ho perso le parole" a tatuare in modo indelebile la vita di molti di noi. C'e' solo una canzone che conosco perfettamente a memoria: "Ho Messo Via" pur avendo ascoltato l'album un casino di volte. C’è comunque in quell'album qualcosa di più, il suono, la carica di Luciano, mai piu' così incazzato. Il disco appare reale, crudo, vivo. Un’immagine nitida strappata alla vita. Alla realtà. È un po’ come quando stai male e riesci a dire che tutto sta andando di merda o che la storia che stai vivendo è una storia che si sta addormentando piano o le cose che “annusi” in giro ti appaiono parecchio strane. Parole che pensi e vivi e senti. Capire che cazzo si sta facendo e avere la capacità di prendersi anche un poco in giro. Di accettarsi. Permettersi di viversi così come si è, di fronte alla vita che ti fotte piano. Riuscire a stare in piedi comunque. Magari in bilico.